Una parabola di Gesù che in chiave storica evidenzia la storia di Israele e la nascita della Chiesa cattolica. Una storia rievocata con immagini: la vigna è Israele, i vignaioli sono il popolo ebreo. La vigna, piantata dal Signore, invece di uva ha prodotto rovi (il popolo eletto si è inselvatichito e invece di produrre atti di giustizia, di carità... ha risposto con tradimenti e infedeltà). Casa farà il Signore?: toglierà la vigna a quei vignaioli e l'affiderà ad altri ( al popolo ebreo succederà il popolo cristiano). Gli ascoltatori capirono assai bene il discorso di Cristo. Noi oggi siamo i nuovi vignaioli. Ma,guai a noi, se non produciamo frutti e frutti validi. Dice il Signore: "Ogni albero che non dà frutti sarà gettato nel fuoco"
L'inferno, come vedi e sai, non è un luogo dove si va, ma è la perdita del Bene, della felicità,serenità, della pace e dell'amore. Inferno è angoscia, rimorso, sete inappagabile, vuoto e nausea dell'esistenza. L'inferno c'è veramente; comincia sulla terra e continua nell'altra vita. Non è Dio che manda all'inferno, ma è l'uomo che preferisce l'inferno. Tutte le volte che preferisc il'acqua putrida delle fogne all'acqua limpida della sorgente, il pane ammuffito che dà nausea a Cristo, pane di vita eterna, questo è l'inferno. L'inferno inizia nel cuore di chi pecca, nella famiglia dove manca l'amore, nella società dove c'è solo arrivismo, sopraffazione, corsa sfrenata al denaro: cose tutte che ti lasciano solo la bocca asciuta, il cuore vuoto e tanta amarezza nell'animo.
Don Pietro Pisciotta
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